“Sotto un cielo di poche parole solo scoppi di pistole
E navigare in acque torbide confusi e spaventati
Come pirati
E trasportati da correnti per sfiorare la scogliera…”

Voci di Marinai di Nuju, mi ricorda un po’ le tratte dei trafficanti clandestini che navigavano tra Corsica e Sardegna con stive cariche di merci, prive di dazio.

Acque Libere ha partecipato con Antioco il Moro alla Regata dei Contrabbandieri del 16 ottobre 2016, percorrendo la stessa rotta degli antichi bastimenti e tagliando per prima il traguardo.
Tra i regatanti di quest’evento velico, organizzato dall’Associazione Nazionale Velieri Vela Latina, sezione di La Maddalena, in collaborazione con la sezione corsa di Bonifacio, c’erano gozzi, velieri e lance d’epoca provenienti dal nord Sardegna e da Bonifacio.

La vittoria è stata doppia, Antioco il Moro porta nella sua stiva non un carico di merci ma un bagaglio di vittorie ed emozioni.
Costruita nel 1992 presso i cantieri Dessì di Sant’Antioco, ha vinto diverse coppe prestigiose tra cui il Trofeo del Presidente e si è da sempre distinta nella realtà della vela latina sarda. Il suo primo armatore Alessandro Radaelli, la lascia in eredità al figlio Alberto che decide di condividere questo piccolo, grande gioiello – si tratta di un gozzo di 7,30 metri – con l’associazione Acque Libere, che la fa arrivare prima tra tutte, dopo 3 anni di inattività.

Il merito va all’equipaggio, ai sostenitori che ci hanno incoraggiato da terra e a chi ci ha guardato da lassù… per le prossime regate ci auguriamo buon vento.

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